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26 gen 2024 • 2 min. lettura
Multe e NIS2: come potrebbero essere colpiti i fornitori di sottoservizi
La Direttiva NIS2 (Direttiva sulle reti e sui sistemi informativi 2) mira a rafforzare la sicurezza informatica nell’Unione Europea e ad aumentare la resilienza alle minacce informatiche. Una domanda importante che si pone in questo contesto è: le sanzioni previste dalla Direttiva NIS2 possono essere trasferite ai fornitori di sottoservizi? In questo articolo esamineremo più da vicino questa domanda e discuteremo il possibile impatto sulle aziende e sui fornitori di sottoservizi.
Multe e principali aziende
In linea di principio, le sanzioni previste dalla direttiva NIS2 vengono inflitte alla società che rientra direttamente nel campo di applicazione della direttiva. Ciò significa che le principali aziende classificate come “fornitori di servizi essenziali” hanno la responsabilità primaria di soddisfare i requisiti NIS2 e di garantirne la conformità.
Clausole contrattuali come soluzione
In genere non è previsto il trasferimento diretto delle ammende ai fornitori di sottoservizi. Tuttavia, le principali società hanno la possibilità di stipulare contratti con fornitori di sottoservizi, che possono contenere clausole specifiche relative al rispetto dei requisiti NIS2 e sanzioni pecuniarie in caso di mancato rispetto.
Esempio dal settore IT
Un esempio pratico potrebbe essere il settore IT. Una società primaria potrebbe stipulare un contratto con un fornitore di servizi cloud e tale contratto specifica sanzioni per violazioni della sicurezza che comportano la non conformità NIS2. Se il fornitore di servizi cloud viola questi requisiti di sicurezza e di conseguenza l’azienda principale viene multata, i costi potrebbero essere indirettamente trasferiti al subfornitore di servizi, a seconda degli accordi contrattuali. Questo scenario evidenzia l'importanza di stabilire chiare disposizioni contrattuali e accordi di responsabilità con i fornitori di servizi per garantire la conformità e mitigare i rischi.
Esempio dal settore manifatturiero
Nell'industria manifatturiera, un produttore di sistemi di controllo industriale potrebbe stipulare contratti con subappaltatori per lo sviluppo di software. Questi contratti potrebbero contenere clausole che ritengono il subappaltatore responsabile delle vulnerabilità della sicurezza del software e prevedono sanzioni pecuniarie in caso di mancato rispetto della direttiva NIS2. Se viene inflitta una multa al produttore a causa di una vulnerabilità di sicurezza nel prodotto del subfornitore di servizi, l'azienda principale potrebbe provare a trasferire contrattualmente questi costi al subfornitore di servizi.
Conclusione
Sebbene la Direttiva NIS2 non preveda direttamente il trasferimento delle sanzioni pecuniarie ai fornitori di subservizi, essa può essere regolamentata attraverso clausole contrattuali tra le imprese principali e i fornitori di subservizi. È importante che le aziende e i subappaltatori siano consapevoli di questa possibilità e dispongano di accordi chiari per garantire la conformità ai requisiti NIS2 e affrontare eventuali conseguenze finanziarie. La collaborazione tra aziende primarie e fornitori di sottoservizi svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza informatica e la conformità NIS2 lungo tutta la catena di fornitura. Inoltre, le imprese principali e i fornitori di subservizi rischiano di incorrere in sanzioni qualora non rispettino tali accordi, evidenziando l'importanza di una gestione attenta e responsabile delle relazioni contrattuali. Questo può influenzare negativamente sia le aziende principali che i fornitori di servizi colpiti.Nel contesto della Direttiva NIS2, i fornitori di sottoservizi potrebbero essere soggetti a una serie di impatti che vanno oltre le sanzioni pecuniarie dirette. Ad esempio, potrebbero subire danni reputazionali se vengono coinvolti in violazioni della sicurezza dei dati che portano a una multa per l'azienda principale. Questo potrebbe influenzare la fiducia dei clienti e compromettere le future opportunità di business. Pertanto, i fornitori di sottoservizi devono adottare misure rigorose per garantire la conformità ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla Direttiva NIS2 e mitigare i rischi associati.